La Turchia continua la sua guerra in Siria con le armi italiane.


Il bacino del Mediterraneo orientale è una delle zone geologicamente più attive di tutto il Sud Europa e dell’Africa, caratterizzato da elevata sismicità e dalla presenza diffusa di vulcani di fango. Gli epicentri dei terremoti, ricorda pure l’Agenzia europea dell’ambiente (Aee), si concentrano sia lungo l’arco ellenico e cipriota sia a ridosso degli stessi, nelle regioni egea e dell’Asia Minore occidentale. Proprio al centro della striscia di mare compresa fra le coste occidentali di Cipro e quelle dell’isola di Creta si snoda il corridoio turco-libico, risultato del Memorandum d’intesa sulla cooperazione marittima siglato il 27 novembre scorso dal governo di accordo nazionale (GNA), guidato da Fayez al-Sarraj, e dal capo di Stato turco Recep Tayyip Erdogan.

Per continuare a leggere clicca qui su StrumentiPolitici.it