Dall’odio non può nascere nulla di buono: certamente, neppure un governo. Ma il nuovo esecutivo italiano affonda le radici proprio dal rancore e dall’astio che sono letteralmente palpabili e sono indirizzati verso una forza politica e una persona in particolare. Lo si è percepito sin dalle prime di battute del dialogo tra Movimento Cinque Stelle e Partito Democratico.
