L’Italia ha accolto con favore le raccomandazioni dei rappresentanti dei partiti libici che si sono riuniti a Montreux, in Svizzera, la scorsa settimana.

L’Italia ha accolto con favore le raccomandazioni dei rappresentanti dei partiti libici che si sono riuniti a Montreux, in Svizzera, la scorsa settimana.
È continuato anche in giugno e luglio il graduale recupero dei livelli di attività dopo lo stop al lockdown.
La Confederazione olandese delle industrie (VNO-NCW) ha diramato una nota congiunta con Confindustria per lanciare un appello al Consiglio europeo affinché “definisca il nuovo quadro finanziario pluriennale e il recovery plan UE prima della pausa estiva per garantirne l’entrata in vigore non oltre il 1 gennaio 2021“.
Il portavoce europeo del partito cristiano-sociale bavarese (CSU), alleato a livello federale con la Cdu di Angela Merkel, Franz Rieger ha ribadito proprio in questi minuti il suo no a qualsiasi tipo di aiuto che vada oltre quelli già pattuiti dall’Eurogruppo.
Con appena 383 voti a favore (l’elezione scattava a quota 374), Ursula Von der Leyen è diventata presidente della Commissione Europea. Con soltanto 9 voti di scarto, si comprende come il Parlamento europeo sia profondamento spaccato e incerto sul futuro dell’Unione. Abbiamo sentito il parere del capogruppo di Identità e Democrazia (ID), nonché responsabile Esteri della Lega, Marco Zanni.
Con la caduta dell’ultima resistenza dello Stato islamico a Baghuz, l’Occidente dovrà affrontare sempre più spesso tre questioni centrali per la sua sicurezza.
Così proprio non va: ogni volta che vengono rese pubbliche delle rilevazioni sul benessere in Italia, si finisce per leggere soltanto brutte notizie.
La strage sfiorata a San Donato nel Milanese, ad opera di un autista di scuolabus italo-senegalese e che avrebbe potuto causare la morte di 51 bambini, riporta al centro del dibattito politico italiano la questione dell’immigrazione ed emigrazione in particolare dalle zone di guerra, del terrorismo di matrice integralista e delle possibili politiche di prevenzione che in Italia continuano a latitare, sottofinanziate rispetto ad esempio ai paesi del Nord Europa.
Il calo nascite affonda crescita in Italia. E’ questo il verdetto contenuto in un Occasional Paper della Banca d’Italia. Secondo questo studio, esiste una correlazione diretta tra la crecita democrafica e quella economica. Paesi la cui popolazione mostra, ad esempio, una quota di giovani in crescita hanno le potenzialità per raccogliere un “dividendo” attraverso l’aumento dell’offerta di lavoro per quantita’ e qualita’.
Ecco la nuova frontiera della democrazia europea.