La Germania e le Nazioni Unite hanno aperto questa settimana un altro round di colloqui di pace in Libia, come raccontato da Vanessa Tomassini per la rivista geopolitica StrumeniPolitici.it. I cinque Paesi membri permanenti del […]

La Germania e le Nazioni Unite hanno aperto questa settimana un altro round di colloqui di pace in Libia, come raccontato da Vanessa Tomassini per la rivista geopolitica StrumeniPolitici.it. I cinque Paesi membri permanenti del […]
La povertà assoluta torna a crescere e tocca il valore più elevato dal 2005: nel 2020 un milione di persone in più sono in povertà assoluta, 335mila famiglie in più rispetto al 2019. Lo rileva […]
La sospensione dell’applicazione dei dazi aggiuntivi tra Ue e Usa per 4 mesi, ovvero una tregua temporanea nel contenzioso Airbus-Boeing che nel 2019 sotto l’amministrazione Trump si era inasprito, porta una vera e propria boccata […]
L’Italia ha accolto con favore le raccomandazioni dei rappresentanti dei partiti libici che si sono riuniti a Montreux, in Svizzera, la scorsa settimana.
È continuato anche in giugno e luglio il graduale recupero dei livelli di attività dopo lo stop al lockdown.
La Confederazione olandese delle industrie (VNO-NCW) ha diramato una nota congiunta con Confindustria per lanciare un appello al Consiglio europeo affinché “definisca il nuovo quadro finanziario pluriennale e il recovery plan UE prima della pausa estiva per garantirne l’entrata in vigore non oltre il 1 gennaio 2021“.
Il portavoce europeo del partito cristiano-sociale bavarese (CSU), alleato a livello federale con la Cdu di Angela Merkel, Franz Rieger ha ribadito proprio in questi minuti il suo no a qualsiasi tipo di aiuto che vada oltre quelli già pattuiti dall’Eurogruppo.
Con appena 383 voti a favore (l’elezione scattava a quota 374), Ursula Von der Leyen è diventata presidente della Commissione Europea. Con soltanto 9 voti di scarto, si comprende come il Parlamento europeo sia profondamento spaccato e incerto sul futuro dell’Unione. Abbiamo sentito il parere del capogruppo di Identità e Democrazia (ID), nonché responsabile Esteri della Lega, Marco Zanni.
Con la caduta dell’ultima resistenza dello Stato islamico a Baghuz, l’Occidente dovrà affrontare sempre più spesso tre questioni centrali per la sua sicurezza.
Così proprio non va: ogni volta che vengono rese pubbliche delle rilevazioni sul benessere in Italia, si finisce per leggere soltanto brutte notizie.