Oggi il corteo del 1° maggio non avrà risolto il problema del lavoro, come da “copione”, ma sicuramente ha mostrato come il Movimento Cinque Stelle possa essere primo partito in Italia e allo stesso tempo schierarsi apertamente contro le forze dell’ordine.
E’ accaduto a Torino dove la sfilata per la festa dei lavoratori ha vissuto dei forti momenti di tensione a causa della presenza di un nutrito gruppo di antagonisti, in coda al corteo, che ha scelto – dopo reiterati insulti e minacce – di bersagliare con uova le forze dell’ordine presenti le quali hanno poi compiuto alcune cariche di alleggerimento sul gruppo dei centri sociali.
Fin qui tutto nella norma. O meglio nella norma di chi non si mette proprio in testa che si può manifestare anche senza commettere violenze o minacce. Lo insegna la Romania dove la forza di un popolo che si é riunito in piazza per diversi giorni, senza compiere grandi guerriglie, é riuscito nei mesi scorsi ad ottenere il ritiro di un decreto considerato indegno dalla maggioranza della cittadinanza.
“Avrebbe dovuto essere un’occasione di riflessione sulla grave crisi del mondo del lavoro e invece, ancora una volta, la questione ‘ordine pubblico’ ha oscurato la Festa dei Lavoratori. Il corteo, assolutamente pacifico, ha percorso senza problemi il tratto da piazza Vittorio a piazza Castello, ma all’imbocco di via Roma la polizia ha deciso di bloccare il passaggio dello spezzone finale – ha spiegato l’esponente pentastellata -. Una decisione incomprensibile che ha contribuito a innalzare la tensione, sfociata in numerose cariche contro i manifestanti. Con l’aiuto dei consiglieri comunali di Torino, abbiamo cercato di mediare e interporci tra gli agenti in antisommossa e i manifestanti, ma ciò non ha comunque consentito a questi ultimi di raggiungere la piazza prima della fine dei comizi sul palco. Una brutta pagina per la democrazia. Auspichiamo che i responsabili delle decisioni assunte oggi in piazza facciano presto chiarezza sulle modalità adottate e sulle motivazioni”.
Arriva poi la dichiarazione surreale della presidente della Commissione Cultura del Comunedi Torino, anche lei Pentastellata doc, che dal suo account Facebook ci fa sapere che:
Questa ferma presa di posizione dei grillini, favorevole ai centri sociali e alle loro modalità di ‘dialogo’, sfata sicuramente un tabù: quello che il primo partito d’Italia (almeno secondo tutti i sondaggi) possa essere sia forza di maggioranza e di governo sia schierarsi contro le forze dell’ordine. Non è da dimenticare peraltro che la città é amministrata proprio dai 5stelle che quindi avranno espresso al Prefetto delle proprie direttive per mantenere l’ordine pubblico in occasione del Corteo del Primo Maggio.
A parte questa riflessione, fa male vedere come si possa legittimare la violenza gratuita fine a se stessa. Perchè sinceramente non si capisce che cosa serve prendere di mira le forze dell’ordine quando i problemi nel Paese son ben altri. Ciò che é avvenuto a Torino e che peraltro è accaduto anche Parigi, dove c’è stato il lancio di molotov che hanno anche gravemente ferito un agente, non ha nulla di rivoluzionario. Anzi sortisce l’effetto opposto: quello di far passare in secondo piano i contenuti di una manifestazione. Nelle violenze messe in atto oggi c’è una feticista voglia di provocare, per il semplice gusto di farlo. Non si va oltre e probabilmente é per questa ragione che lo status quo rimane tale, senza grosse difficoltà. Per la mancanza di veri rivoluzionari che facciano delle loro idee e della capacità di aggregare il nuovo ordine mondiale.
