M5S asfaltato un tabù: primo partito d’Italia ma contro le forze dell’ordine


Oggi il corteo del 1° maggio non avrà risolto il problema del lavoro, come da “copione”, ma sicuramente ha mostrato come il Movimento Cinque Stelle possa essere primo partito in Italia e allo stesso tempo schierarsi apertamente contro le forze dell’ordine.

E’ accaduto a Torino dove la sfilata per la festa dei lavoratori ha vissuto dei forti momenti di tensione a causa della presenza di un nutrito gruppo di antagonisti, in coda al corteo, che ha scelto – dopo reiterati insulti e minacce – di bersagliare con uova le forze dell’ordine presenti le quali hanno poi compiuto alcune cariche di alleggerimento sul gruppo dei centri sociali.

Fin qui tutto nella norma. O meglio nella norma di chi non si mette proprio in testa che si può manifestare anche senza commettere violenze o minacce. Lo insegna la Romania dove la forza di un popolo che si é riunito in piazza per diversi giorni, senza compiere grandi guerriglie, é riuscito nei mesi scorsi ad ottenere il ritiro di un decreto considerato indegno dalla maggioranza della cittadinanza.

250mila manifestanti in Victoriei Plaza a Bucharest il 12 February 2017. manifestano contro il decreto salva corrotti che aveva approvato il governo. Non si sono registrate violenze. Il decreto é stato poi ritirato
In Italia questo salto nella civiltà moderna non riesce proprio ad avvenire. Anzi c’è chi accarezza la violenza come la consigliera regionale del Movimento Cinque Stelle Francesca Frediani che ha dichiarato che sarebbe stato l’ordine pubblico ad oscurare la festa del Primo Maggio a Torino.

“Avrebbe dovuto essere un’occasione di riflessione sulla grave crisi del mondo del lavoro e invece, ancora una volta, la questione ‘ordine pubblico’ ha oscurato la Festa dei Lavoratori. Il corteo, assolutamente pacifico, ha percorso senza problemi il tratto da piazza Vittorio a piazza Castello, ma all’imbocco di via Roma la polizia ha deciso di bloccare il passaggio dello spezzone finale – ha spiegato l’esponente pentastellata -. Una decisione incomprensibile che ha contribuito a innalzare la tensione, sfociata in numerose cariche contro i manifestanti. Con l’aiuto dei consiglieri comunali di Torino, abbiamo cercato di mediare e interporci tra gli agenti in antisommossa e i manifestanti, ma ciò non ha comunque consentito a questi ultimi di raggiungere la piazza prima della fine dei comizi sul palco. Una brutta pagina per la democrazia. Auspichiamo che i responsabili delle decisioni assunte oggi in piazza facciano presto chiarezza sulle modalità adottate e sulle motivazioni”.

Il camioncino allestito dai centri sociali di Torino in occasione della Cannabis Parade
Peccato che anche dalle foto scattate dai giornalisti presenti si veda come i manifestanti dei centri sociali avessero bastoni, sanpietrini e catene. E che questo fatto avvenga esattamente due giorni dopo che gli stessi soggetti hanno sfilato, in occasione della Cannabis Parade, con un furgoncino che sul cofano aveva due fantocci travestiti da poliziotti spiaccicati come se fossero stati investiti.

Arriva poi la dichiarazione surreale della presidente della Commissione Cultura del Comunedi Torino, anche lei Pentastellata doc, che dal suo account Facebook ci fa sapere che: 

“Non dobbiamo più concedere la piazza ai sindacati”.

Questa ferma presa di posizione dei grillini, favorevole ai centri sociali e alle loro modalità di ‘dialogo’, sfata sicuramente un tabù: quello che il primo partito d’Italia (almeno secondo tutti i sondaggi) possa essere sia forza di maggioranza e di governo sia schierarsi contro le forze dell’ordine. Non è da dimenticare peraltro che la città é amministrata proprio dai 5stelle che quindi avranno espresso al Prefetto delle proprie direttive per mantenere l’ordine pubblico in occasione del Corteo del Primo Maggio.

A parte questa riflessione, fa male vedere come si possa legittimare la violenza gratuita fine a se stessa. Perchè sinceramente non si capisce che cosa serve prendere di mira le forze dell’ordine quando i problemi nel Paese son ben altri. Ciò che é avvenuto a Torino e che peraltro è accaduto anche Parigi, dove c’è stato il lancio di molotov che hanno anche gravemente ferito un agente, non ha nulla di rivoluzionario. Anzi sortisce l’effetto opposto: quello di far passare in secondo piano i contenuti di una manifestazione. Nelle violenze messe in atto oggi c’è una feticista voglia di provocare, per il semplice gusto di farlo. Non si va oltre e probabilmente é per questa ragione che lo status quo rimane tale, senza grosse difficoltà. Per la mancanza di veri rivoluzionari che facciano delle loro idee e della capacità di aggregare il nuovo ordine mondiale.

Il momento nel quale la molotov colpisce l’agente parigino al Corteo del 1° maggio avvenuto in Francia