Lotta allo smog attraverso un bonus fiscale verde per incentivare la diffusione di parchi e giardini in città, in modo che questi catturino le polveri e riducano i livello di inquinamento. E’ questa la proposta avanzata da Coldiretti in rispondendo a breve giro di posta all’invio all’Italia, da parte della Commissione europea, di una lettera affinché adotti “azioni appropriate” per ridurre le emissioni di particolato Pm10 contro l’inquinamento eccessivo riscontrato nell’aria.
Si tratta sicuramente di una risposta innovativa capace per una volta di non andare a penalizzare i cittadini, e in particolare gli automobilisti, ma invece volta a premiare i comportamenti virtuosi e magari ad evitare la maxi stangata di una multa da 1miliardo di euro che l’Europa vorrebbe affibbiare al Belpaese per “eccesso di smog”.
In uno studio di Coldiretti, le metropoli italiane avrebbero pochi spazi verdi che concorrono a combattere le polveri sottili e gli inquinanti gassosi, si parla di appena 15,9 metri quadrati di verde pubblico per abitante a Roma per arrivare ai 17,2 di Milano fino a 21 di Torino. Una disponibilità addirittura inferiore a quella già bassa della media dei capoluoghi di provincia che è di appena 31,1 metri quadrati di verde urbano per abitante.
Una pianta é capace di catturare dall’aria dai 100 ai 250 grammi di polveri sottili, un ettaro di piante elimina circa 20 chili di polveri e smog in un anno. Un’opportunità importante da sfruttare anche per evitare il rischio della maximulta in arrivo dall’Ue per lo sforamento dei limiti di polveri sottili secondo Coldiretti.
“Il verde urbano in Italia pero’ – precisa Coldiretti – rappresenta appena il 2,7% del territorio dei capoluoghi di provincia (oltre 567 milioni di metri quadrati) sulla base dell’ultimo rilevamento Istat. In questo contesto è necessario intervenire per qualificare il verde pubblico ma sono importanti anche interventi a favore di quello privato a partire da misure di defiscalizzazione degli interventi su giardini e aree verdi, cosiddetto “bonus verde” da realizzare con un meccanismo simile a quello previsto per il risparmio energetico, le abitazioni, i mobili o gli elettrodomestici”.