Ombre su Eataly e sui suoi prodotti DOC. Dando corso ad un esposto di Codacons l’Antitrust avrebbe intimato a Oscar Farinetti di depositare entro 20 giorni una serie di informazioni specifiche per “fare chiarezza sulla reale provenienza delle materie prime di alcuni prodotti venduti dall’azienda come ‘Made in Italy’ nella piattaforma online”.
Lo ha reso noto proprio il Codacons che aveva presentato un “dettagliato e corposo esposto” all’Authority. Al centro dell’esposto del Codacons, spiega una nota dei consumatori, “una lunga serie di prodotti venduti al pubblico attraverso la piattaforma online di Eataly: dall’olio extravergine ai pomodori pelati, passando per pistacchio, cioccolata e salse varie“.
L’esposto di Codacons denuncia come sul sito web di Eataly sia “in vendita l’olio extravergine Frantoi Cutrera Igp, che presenta in etichetta la scritta product of Italy e la bandiera italiana, ma nessun logo europeo come previsto per oli con marchio di qualità certificata. E l’ olio extravergine Villa Magra dell’azienda Frantoio Franci, descritto come “prodotto nelle colline della Val d’Orcia e della Maremma Toscana”, sarebbe privo di indicazioni circa il luogo di coltivazione delle olive e di imbottigliamento dell’olio, al contrario di quanto prevede la normativa specifica di settore“.
L’esposto di Codacons, segnala poi “inesattezze” e “mancanze” su etichette di pomodori pelati e di pistacchio verde di Bronte, come per altri prodotti, dove non figurerebbero tutte le precise indicazioni previste dai disciplinari. Sempre sullo store online di Eataly, sono poi venduti prodotti che nulla avrebbero a che vedere con l’Italia e col mangiare italiano, come le Kettle chips, patatine in sacchetto importate dal Regno Unito e vendute su Eataly a 2,25 euro per 150 grammi, o la salsa Squeezer Bbq del Mercante di spezie, riportante in etichetta la bandiera messicana e quella italiana.
Da tempo l’associazione dei consumatori è impegnata in una vera e propria crociata contro Eataly e le verifiche sulle certificazioni di origine dei prodotti che commercializza.
Già a maggio del 2016 Codacons era riuscita ad ottenere che l’Antitrust erogasse una multa di 50mila euro a Eataly per delle bottiglie che venivano spacciate, secondo l’indicazione apposta dai punti vendita del megastore, come “vini liberi” lasciando cioè intendere che quelle bottiglie fossero libere da concime ed erbici, ma anche da altre sostanze chimiche. Alla prova dei fatti invece era risultata la presenza di solfiti.

Chissà se anche sulla vicenda vendita online Codacons avrà ragione? Resta il fatto che sono tempi sempre più duri per Oscar Farinetti che più allarga il giro di vendita – ha inaugurato un punto vendita a Mosca in questi mesi – più fa fatica a garantire la qualità e proveninze dei prodotti che hanno reso celebre il “suo marchio di fabbrica”.