Polonia continua la stretta contro l’aborto. Olga Bibbiani: Stiamo vivendo un clima in cui la libertà di parola non è come quella presente in altri paesi


Ad un anno dalla sentenza del Tribunale Costituzionale polacco che bandisce l’aborto terapeutico, consentendo l’interruzione di gravidanza solo in caso di stupro e rischi per la vita della madre, si sono riaccesi i riflettori sulla Polonia per quella tanto contestata legge, ma anche per i 2000 migranti ammassati ai confini con la Bielorussia. A dare il fuoco alle polveri, un disegno di legge di iniziativa popolare, bocciato nei giorni scorsi dallo stesso Parlamento polacco, che avrebbe reso ancor più rigide le norme sull’aborto e la morte di una trentenne di Varsavia, deceduta lo scorso settembre in ospedale per uno shock setticemico. La Rivista StrumentiPolitici.it ne ha parlato con Olga Bibbiani, sociologa e attivista italo-polacca, impegnata sulla difesa dei diritti umani. Per leggere l’intervista clicca qui.