Ancora tensioni nell’area post-sovietica, in particolare in Asia centrale. La complicata frontiera tra Kirghizistan e c è di nuovo in piena ebollizione. Tra i due Paesi, dai quali molti cittadini emigrano per lavoro nella Federazione Russa, corre un confine che ha un lungo tratto (quasi la metà) non ufficialmente demarcato e dunque oggetto di contesa. Le comunità che vivono al ridosso si vedono talvolta negato l’accesso a determinate aree, con la conseguenza dello scoppio di incidenti di varia entità. Questa volta si sono avute più di trenta vittime tra i kirghizi (da parte tagika non sono giunti dati ufficiali) e 10mila persone sono state evacuate dopo gli scontri della settimana scorsa.
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