In Siria è conosciuto come al-kama’a, un appellativo che suona di macabro, di funesto “il frutto della morte”, eppure il tartufo del deserto, la Terfeziaceae, una prelibatezza rinomata in tutto il Medio Oriente e in alcune parti del Nord Africa, non è tossico o velenoso. Anzi, per il suo gusto unico come quello di un fungo terroso, è utilizzato in diversi piatti tradizionali arabi e vanta anche alcuni benefici per la salute. A raccontarlo per StrumentiPolitici Marina Pupella.
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