Dopo la firma lo scorso 9 novembre dell’accordo di pace siglato da Armenia, Azerbaigian e Russia per porre termine alle ostilità esplose il 27 settembre e per la restituzione a Baku dei sette distretti al confine fra Karabakh e Azerbaigian, conquistati da Erevan agli inizi degli anni ’90, ad assicurare per almeno cinque anni la tenuta dell’accordo le guardie del Servizio per la sicurezza federale russo (Fsb). Un cessate il fuoco mal digerito da gran parte della popolazione armena, che ha reagito con proteste davanti al palazzo del governo, chiedendo le dimissioni del premier Nikol Pashinyan. E la tensione nel Paese non sembra calare.
Basi militari turche in Azerbaigian? Gli azeri continuano le relazioni con altri Stati
