Stremati e psicologicamente provati da dieci lunghissimi anni di guerra, i siriani continuano a essere uccisi, minacciati e subire gravi violazioni dei diritti, nonostante la relativa riduzione delle ostilità dopo l’accordo del cessate il fuoco, raggiunto il 5 marzo fra la Russia e la Turchia. La denuncia arriva da diverse associazioni siriane in difesa dei diritti umani e da un rapporto di venticinque pagine tracciato lo scorso settembre dalla Commissione di inchiesta delle Nazioni Unite in Siria. Sotto la lente d’ingrandimento i silenzi di Ankara sulle violazioni ai diritti umani.
Per continuare clicca qui su StrumentiPolitici.it