“Salva vite: pulisci le tue mani” ammonisce la campagna dell’Oms, fornendo indicazioni circa le regole basilari per una corretta igiene delle mani, fondamentale barriera contro il coronavirus. Ma per 460 mila siriani – come racconta a StrumentiPolitici.it Marina Pupella – che vivono nei territori del nord-est del Paese, queste buone pratiche appaiono una chimera dopo le ripetute interruzioni dell’erogazione dell’acqua dall’acquedotto di Alouk, vicino alla città di Ras al-Ain (Serekaniye), sotto il controllo di Ankara e delle milizie al suo seguito.
Per proseguire la lettura clicca qui su StrumentiPolitici.it