The Guardian: “Scordatevi di Putin, ora dovete aver paura dell’America convinta di essere sempre nel giusto”


Simon Tisdall, uno dei più esperti osservatori del The Guardian, ritiene che il peggior nemico della Gran Bretagna non sia la Russia.Smascherando l’egoismo del governo americano, che dal 1945 ad oggi ha sempre “fregato” gli inglesi, punta il dito contro il sicario degli USA, Mike Pompeo, e conclude che con amici così non c’è più nemmeno bisogno dei nemici.

Lo sceriffo americano Mike Pompeo è sceso in città la settimana scorsa e ci ha raccontato una delle sue solite balle mostruose. Il primo tutore della legge di Donald Trump ha accusato il direttore generale dell’OMS Tedros Adhanom Ghebreyesus di aver concluso un accordo segreto con la Cina prima dell’inizio della pandemia. A causa di ciò “in Gran Bretagna le persone sono morte”, ha affermato Pompeo. Non ha fornito prove, è stata solo una eclatante calunnia. Washington, però, adesso considera Tedros un “ricercato” e Pompeo lo ha già fucilato, almeno a parole. Invece l’uccisione reale del generale iraniano Qassem Suleimani, avvenuta a gennaio, è stata giustificata da Pompeo affermando che rappresentava una minaccia “imminente” agli interessi americani. L’inquirente dell’ONU Agnes Callamard, etichettando come illegale l’uccisione di Suleimani, ha dichiarato ufficialmente in questo mese che Pompeo non disponeva di alcuna prova. Il Segretario di Stato, col suo atteggiamento aggressivo verso l’Iran, aveva insistito per molti mesi con i vertici americani per assestare un colpo contro Suleimani: proprio lui ha convinto Trump a dare l’ordine di eliminarlo.

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