24 Hours: Claire Seeber


La letteratura thriller godrà sicuramente della scelta di Claire Seeber di abbandonare la regia di documentari televisivi e l’attività giornalistica per approdare alla narrativa.Il suo primo lavoro, “24 Hours“, pubblicato in Italia da Harper Collins ci regala infatti una prova scintillante della scrittrice britannica tanto da far sembrare semplice rendere una trama all’apparenza non innovativa – il presunto innocente braccato da mezzo mondo – in un lavoro originale e avvincente.

La trama del romanzo si sostanzia nella frase pubblicata sulla sovracopertina del libro “Oggi sono viva. Domani?“. La psicologa Laurie, protagonista di questa avventura, infatti sopravvive casualmente ad un incendio che ha devastato il motel dove soggiornava con la sua migliore amica Emily. Ben presto, mentre attende di essere trattata dal personale medico che sta prestando soccorso ai sopravvissuti, scopre che però due cose, l’incendio é di natura dolosa e la sua amica é morta. Travagliata dagli scheletri del suo passato ben presto si convince che a dover morire fosse però lei vittima da anni dalle violenze dell’ex marito, dalle avance ossessivo compulsive di un suo neo flirt e dall’ex moglie di quest’ultimo.

La scrittrice Claire Seeber

Tutti avevano buone ragioni per ucciderla e proprio per queste ragioni Laurie fugge da Londra, in primo luogo dal presunto assassino, poi dalla polizia che vuole interrogarla considerandola una presunta sospettata per aver appiccato l’incendio e infine alla disperata ricerca della figlia che sta rientrando con sua madre nella capitale britannica. Il lungo viaggio che intraprenderà la protagonista porterà la stessa anche a tuffarssi nei suoi ricordi per comprendere chi può volerla morta.

“24 Hours” è veramente un lavoro interessante, che difficilmente deluderà gli appassionati del genere thriller. Aspetto i nuovi lavori di Seeber, confidando che possa ripetersi regalandoci nuovamente una analisi profonda delle paure che possono attanagliare l’animo umano dopo una vita convissuta con la violenza domestica.

Voto della redazione: 7