E’ bene fare una premessa: “Il Libro degli Specchi” é un libro potente, elegante, profondo, avvincente e scritto anche molto bene. Quest’ultimo punto non é da sottovalutare assolutamente in un mondo letterario che tende sempre di più a sfornare autori di successo basandosi esclusivamente sulla fortuna degli intrecci e sul numero di copie vendute.
Chirovici invece ci regala un’opera sontuosa, originale con antieroi ben caratterizzati e con una analasi profonda dei demoni che si nascondono in ognuno di loro.
Come reagireste se lavoraste in una casa editrice dove arriva una anteprima di un manoscritto dove l’autore confessa di conoscere il nome dell’assassino di un omicidio fino a quel momento irrisolto e che vent’anni prima aveva fatto scalpore? Ma soprattutto che cosa sareste disposti a fare se scopriste che lo scrittore del manoscritto dopo poco muore e non lascia traccia dell’intero romanzo? Molto semplice: pur di aggiuducarvi un potenziale besteller assoldereste un giornalista investigativo per trovare il romanzo perduto o per scrivere la parte mancante. Almeno la pensereste così se vi chiamaste Peter Kats.
“Il Libro degli Specchi” si articola quindi in tre parti dove i protagonisti sono rispettivamente nella prima parte il triangolo amoroso composto dal giovane sognatore Richard Flynn, autore del famoso manoscritto, dalla sua compagna di università, l’intellegibile Laura Baines, e il carismatico e noti docente di Psicologia Joseph Wieder. Nella seconda il giornalista John Keller. E infine nella terza il poliziotto in pensione Roy Freeman.
Chirovici, scrittore molto noto in Romania ma qui alla sua prima prova in lingua inglese, riesce a gestire in modo magistrale questa mole di personaggi, facendoci identificare in ognuno di loro. Perché in ognuno di loro si puó trovare una parte di noi, una parte di quelle luci e ombre che si nascondono nella parte più recondita della nostra anima. Sicuramente si tratta di uno dei romanzi più belli dell’anno, surreale che all’inizio l’autore non trovasse una casa editrice disponibile a pubblicarlo, e non puó mancare nella vostra biblioteca personale.
Voto della redazione: 8
