Anche Toyota ha deciso di investire negli States accogliendo quindi di fatto le politiche dell’America First del presidente Donald Trump. La cifra messa a disposizione dalla multinazionale giapponese é cospicua: un miliardo e 300 milioni di dollari (l’equivalente di 1,2 mld di euro) per il rinnovo di uno stabilimento di produzione nello stato americano del Kentucky.
L’impianto sito nel Kentucky risale a meta’ degli anni ’80 ed é uno dei principali gestiti dal costruttore auto nipponico in giro per il mondo, capace di dare lavoro a circa 8.200 dipendenti.
I lavori di ammdoernamento, secondo i vertici di Toyota, serviranno a produrre il nuovo modello di punta della Camry, e sono parte del piano di investimento quinquennale da 10 miliardi di dollari annunciato lo scorso gennaio. Al suo insediamento l’attuale inquilino della Casa Bianca aveva criticato Toyota insieme ad altri gruppi costruttori per la decisione di produrre in Messico a basso costo ed esportare a prezzi competitivi negli Stati Uniti.
Nel comunicato stampa la casa auto nipponica cita i commenti di Trump, che spiega come la decisione di Toyota rifletta il miglioramento del clima economico nel corso della sua amministrazione. Da gennaio ad oggi la Ford ha fatto retromarcia sul progetto di apertura di uno stabilimento in Messico, mentre la General Motors e Fiat Chrysler hanno deciso nuovi incrementi di spesa sul territorio statunitense. Insomma la piattaforma politico economica protezionistica di Trump, almeno per ora, pare reggere nonostante le preoccupazioni espresse a più riprese dal mondo dell’alta finanza e dei Democratici, Hillary Clinton.
La notizia dell’investimento di Toyota si aggiunge infatti all’annuncio fatto da Fca Usa, lo scorso gennaio, che aveva annunciato 1 miliardo di dollari di investimenti sugli impianti in Michigan e Ohio, al quale conseguirà la creazione di 2.000 nuovi posti di lavoro. Fca Stati Uniti dal 2009 ha investito più 9,6 miliardi di dollari sui suoi impianti di produzione degli Stati Uniti e ha creato 25.000 nuovi posti di lavoro. Una scelta analoga era stata comunicata da Ford che, dopo aver annullato un investimento in Messico, ha deciso di ampliare uno stabilimento in Michigan destinando 700 milioni di dollari per espandere lo stabilimento di Flat Rock.
