Il terrorismo si aggiorna. Ora le bombe “viaggiano”su tablet, smartphone e laptop


Un nuovo allarme terrorismo arriva dall’America. Alcuni gruppi terroristici sono infatti venuti in possesso di sofisticate strumentazioni per la sicurezza utilizzate negli aeroporti. Ecco la ragione dei divieti che iniziavano ad essere annunciati in queste settimana circa il divieto di portare oggetti elettronici sui voli aerei.

I terroristi starebbero infatti sperimentando una nuova generazione di esplosivi da nascondere in laptop, tablet e smartphone. Esplosivi praticamente ‘invisibili’ agli “occhi” di ogni controllo ad oggi esistente. A mettere in guardia da questa nuova minaccia sono Fbi e intelligence Usa.

Il presidente Donald Trump insieme con il vicepresidente Mike Pence

Un allarme interno all’amministrazione Usa e condiviso con i governi di altri Paesi, che per ora non e’ stato pubblicizzato per non creare ulteriori ansie e panico tra la popolazione. Ma che di fatto ha portato al recente decreto firmato da Donald Trump che bandisce computer portatili e iPad a bordo in tutti i voli che arrivano in Usa da 10 scali internazionali di 8 Paesi, tutti dell’area mediorientale e dell’Africa settentrionale. Una misura simile e’ stata presa anche da Londra. Anche se ora ci si chiede se questo basti per sventare ogni possibile piano criminoso. “La sicurezza nazionale é la priorità delle priorità“, ha detto il vicepresidente americano Mike Pence: “Il presidente Trump non rallenterà sulla strada della distruzione totale dell’Isis“.

A rivelare alla Cnn quali siano le preoccupazioni degli investigatori sono fonti investigative e dei servizi, che spiegano come da tempo si stia lavorando, in collaborazione coi servizi di Paesi alleati, per capire che livello di competenza gruppi terroristici come l’Isis e Al Qaida abbiano raggiunto. Competenza nel realizzare ordigni in grado di beffare i controlli sempre più severi messi in campo negli scali di tutto il mondo. Un lavoro preliminare all’aggiornamento costante delle procedure di sicurezza negli aeroporti e alla messa a punto di nuovi dispositivi per lo screening di bagagli e apparecchiature elettroniche. La novità emersa di recente, frutto di ‘soffiate’ e intercettazioni, e’ il furto in diversi scali del mondo – compiuto o commissionato da gruppi terroristici – di molte attrezzature per i controlli che ora vengono usate dai jihadisti (l’Isis e al Qaida in Yemen e Siria) per verificare se i nuovi esplosivi installati in tablet e laptop funzionano e sono realmente ‘invisibili’.

Del resto il campanello d’allarme è già suonato con l’attentato in Somalia dove un aereo e’ stato costretto all’atterraggio di emergenza a Mogadiscio dopo l’esplosione di un computer-bomba che ha ucciso solo il kamikaze provocando un buco nella carlinga. Ma le conseguenze sarebbero potute essere molto più gravi se il volo fosse stato già in quota. Il Dipartimento per la sicurezza nazionale, cosi’ come la Transportation Security Administration, non commentano al momento le ultime rivelazioni, sottolineando pero’ come negli ultimi tempi siano state raccolte sempre più informazioni che suggeriscono come gli aerei commerciali continuino ad essere uno degli obiettivi principali nei piani dei terroristi. Intanto c’e’ già chi chiede di estendere il bando di laptop e tablet a bordo dei voli diretti in Usa anche ad altri Paesi. “Non sarei sorpreso se l’amministrazione Trump estendesse il divieto a tutti i voli nazionali e internazionali“, afferma Adam Kinzinger, deputato repubblicano ed ex veterano dell’Air Force.

La foto dell’aereo che ha subito il presunto attentato