Università della Pennsylvania: eventi climatici estremi colpa dell’uomo
Saprà molto di film catastrofico quello che denuncia l’Università Statale della Pennsylvania in uno studio internazionale pubblicato sulla rivista Scientific Reports. L’aumento degli eventi meteorologici estremi che si registra in estate – dalla siccità alle piogge torrenziali, dalle ondate di calore alle inondazioni – è
collegato al cambiamento climatico causato dall’uomo.
Gli esperti dell’università statale della Pennsylvania e dell’istituto di Potsdam per la ricerca sull’impatto climatico hanno guardato agli eventi estremi delle ultime estati, come le ondate di calore in Europa nel 2003, le inondazioni in Pakistan nel 2010, la siccità in Texas nel 2011 e gli incendi in California nel 2015. Si tratta di eventi collegati al cambiamento delle onde planetarie.
Le onde planetarie, di cui le correnti a getto fanno parte, sono venti che circondano l’emisfero settentrionale con linee che vanno dai tropici all’Artico muovendosi da Ovest a Est. In determinate condizioni di temperatura, tuttavia, le onde possono fermarsi, facendo sì che intere regioni restino nelle stesse condizioni meteo per periodi prolungati. Ciò può trasformare periodi caldi in ondate di calore e piogge in inondazioni. I ricercatori hanno spiegato:
“L’aumentata incidenza degli eventi estremi è superiore a quello che ci si aspetterebbe dai soli effetti diretti del riscaldamento globale, quindi ci deve essere un ulteriore effetto del cambiamento climatico”.
Gli studiosi avrebbero identificato cambiamenti che favoriscono una insolita persistenza delle correnti a getto, le quali a loro volta supportano questi eventi meteorologici estremi dai dati contenuti nei loro database.
“In passato le attività umane sono state sospettate di contribuire a questo modello, ma ora abbiamo scoperto una chiara impronta digitale dell’attività umana”.