Una nuova barriera é stata abbattuta dalla scienza: i ricercatori dell’Università del Wisconsin di Madison, guidati da Brian Fox, sono riusciti a scattare una istantanea che immoratala un enzima che digerisce i veleni ambientali.
E’ vidente che lo studio, pubblicato sulla rivista Nature potrà essere d’aiuto a utilizzare i batteri per la decontaminazione dell’ambiente, anche dopo disastri per l’ecosistema, come le fuoriuscite di petrolio.
I batteri, come gli esseri umani e gli animali, devono nutrirsi. A volte nel loro pasto divorano anche sostanze inquinanti per l’ambiente, con un processo chiamato ‘bio-bonifica’. Finora però nessuno era riuscito a scattare una immagine di questi enzimi in azione. In questo caso i ricercatori, invece, sono riusciti a catturare l’enzima ‘in flagrante’, cioè mentre attacca il toluene, sostanza chimica derivata dal legno e petrolio. Fox ha spiegato:
“Questa reazione è il primo passo di un processo in cui gli atomi di carbonio del toluene vengono preparati per il consumo da parte dei batteri”.
Tutto il processo avviene a livello atomico, con un gioco di scambi di elettroni e atomi. In questo modo sarà più facile in futuro per i chimici progettare nuove molecole capaci di imitare ciò che avviene in natura con questo enzima. Quando i batteri compiono questa trasformazione del toluene, iniziano infatti un processo che rapidamente lo rimuove dall’ambiente. Alcuni ricercatori stanno studiando come impiegare la reattività di questo enzima per la sintesi di altre sostanze chimiche.
