La “Buona Università”. Finanziamento pubblico ridotto del 17%


Il sistema di finanziamento delle università italiane soffre di un lento ma inesorabile indebolimento, che il Politecnico di Milano si è tradotto in una riduzione di oltre il 17% de trasferimenti pubblici per studente negli ultimi sei anni.

Il dato è stato comunicato durante la apertura del 154/o anno accademico dell’Ateneo milanese dove si è ricordato come si sia passati dai 5.633 euro a studente del 2009 ai 4.663 dell’anno scorso di finanziamenti da parte dello Stato. Il rettore del Poli Ferruccio Resta ha poi aggiunto che il problema si ripercuote gravamente anche sul diritto allo studio dove oggi l’Ateneo investe nel diritto allo studio e dal 2013 integra con fondi propri le risorse per garantire le borse di studio al 100% degli aventi diritto.

Ferruccio Resta – direttore Politecnico di Milano

Nel 2016 per il diritto allo studio il Polimi ha investito  3,5 milioni. Nel triennio 2017-19 sarà avviato  un investimento di 5 milioni di euro in innovazione della formazione. Inoltre nel prossimo triennio sarà aumentato il reclutamento di ricercatori del 50% rispetto al naturale turnover e del 40% il sostegno dell’Ateneo a favore dei Dottorati di ricerca. Resta ha infine dichiarato: “Vorrei però che l’inizio del mio mandato coincidesse con un’iniezione di entusiasmo. Il nostro primo obiettivo sono sempre gli studenti: non vogliamo perdere giovani di valore. Continueremo poi, come in passato, a destinare 5 milioni di euro nel triennio in nuove infrastrutture di ricerca e potenzieremo infine 5 aree strategiche: Industria 4.0, Smart cities, Rischi legati alla  fragilità dei territori, Salute e Beni Culturali”.