La prima retina artificiale è made in Italy


La prima retina artificiale organica altamente biocompatibile è made in Italy ed è stata realizzata dall’Iit di Genova con il Centro Neuroscienze e Tecnologie sinaptiche (Nsyn) e Centro di Nanoscienze e Tecnologie (Cnst), il dipartimento di Oftalmologia dell’Ospedale Sacro Cuore Don Calabria di Negrar (Verona), Innovhub-Ssi Milano e l’Università dell’Aquila.

I risultati della sperimentazione, raccolti nell’articolo scientifico ‘A fully organic retinal prosthesis restores vision in a rat model of degenerative blindness‘, sono stati pubblicati da Nature Materials, tra le più importanti riviste dedicate a scoperte in scienze biologiche, chimiche e fisiche. La retina artificiale, impiantata in animali portatori di mutazione spontanea di uno dei geni implicati nella retinite pigmentosa umana, ha ripristinato riflesso pupillare, risposte corticali elettriche e metaboliche agli stimoli luminosi, acuità visiva e orientamento nell’ambiente guidato dalla luce.

Questo importante recupero funzionale è rimasto efficace per oltre 10 mesi dopo l’impianto della retina artificiale, senza causare infiammazione dei tessuti retinici o dalla degradazione dei materiali costituenti la protesi.

La protesi consiste in un doppio strato di polimeri organici, alternativamente semiconduttore e conduttore stratificati su un base di fibroina, proteina che in natura costituisce la seta.

Tale dispositivo è in grado di convertire gli stimoli luminosi in un’attivazione elettrica dei neuroni retinici risparmiati dalla degenerazione. In questo modo, la stimolazione luminosa dell’interfaccia provoca l’attivazione della retina priva di fotorecettori, mimando il processo a cui sono deputati i coni e bastoncelli presenti nella retina sana.