Torino, i Vigili irrompono anche in biblioteca


Schiamazzi, disturbi, aggressioni verbali e minacce. Non sempre gli utenti di una biblioteca sono seriosi studiosi o diligenti studenti universitari. Aperte a tutte e tutti, come è giusto che sia, le biblioteche civiche torinesi quindi accolgono ormai un pubblico multiforme, comprendente anche persone maleducate o disagiate.

Complici la crisi economica e occupazionale e soprattutto la mancanza di spazi di relazione, accessibili gratuitamente, le biblioteche stanno tornando di moda, con utenti e prestiti di libri in crescita. Ma anche con qualche problema di ordine pubblico in più del solito.

Ciò accade in particolare nella biblioteca civica centrale di via della Cittadella 5 di Torino, dove, con il crescere degli utenti, sono aumentate anche le criticità e i problemi di sicurezza lamentati dai dipendenti della struttura.

Come reagire alle minacce di un utente o alle intemperanze di una persona? L’assessore alla Cultura e Biblioteche Francesca Leon ha affermato oggi in Sala Rossa rispondendo ad una interpellanza presentata dalla Capogruppo di Torino in Comune – La Sinistra, Eleonora Artesio:

“La città di Torino potrebbe fare intervenire i vigili urbani”.

L’assessore ha anche iplibriotizzato la presenza fissa di agenti della Polizia Municipale in divisa. Oltre a incrementare il sistema di videosorveglianza interna e a prevedere corsi di formazione specifica per i dipendenti, un presidio stabile dei civich servirebbe infatti a scoraggiare la presenza di ospiti poco graditi e, soprattutto, ad allontanare chi disturba lettori e lavoratori della Civica Centrale.

La domanda però appare ovvia: come faranno i Vigili torinesi a fronteggiare l’ennesimo compito loro affidato? Tirati per la divisa da tutti, chiamati da una politica a corto di idee a risolvere problemi di ogni tipo – dalla ‘#MalaSosta’ alla movida selvaggia, dalle cacche dei cani ai graffiti – davvero i Vigili Urbani sono la panacea di tutti i mali? Non sarebbe forse più utile impiegarli – invece che nelle biblioteche – nei tradizionali compiti di contrasto a furti, borseggi e truffe e nel favorire la mobilità urbana (e non solo nel multare)?