Guillaume Musso: Chi ama torna sempre indietro


Ognuno di noi, almeno una volta nella vita ha desiderato tornare indietro nel tempo per poter cambiare il corso del proprio destino e quello delle persone care. Anche Elliott, affermato chirurgo sessantenne, vuole ritornare indietro di trent’anni per rivedere Ilenia,il suo unico grande amore, l’unica donna custode del suo cuore, morta in un tragico incidente. Il fato gli è favorevole e al termine di una missione umanitaria in Cambogia riceve in dono dieci pillole magiche che hanno il potere di far viaggiare nel tempo passato. La narrazione del libro è singolare perchè si alterna in due periodi temporali: nel 1976 con un Elliott giovane medico ambizioso che sta tentando di affermarsi nel suo lavoro, e nel 2006 con un Elliott ormai medico stimato e uomo forgiato dalle esperienze forti vissute.

Il filo conduttore del libro che collega tutte le età di Elliott è l’amore. L’amore al di la di ogni limite per la compagna Ilenia e l’amore incondizionato per la sua adorata figlia  Angie. Avendo la possibilità di tornare indietro negli anni Elliott rivive con rimpianto e passione tutte le scelte fatte, tutti i momenti sprecati e decide di intervenire per cambiare il corso degli eventi, soprattutto per cercare di salvare dalla morte Ilenia. Elliott sessantenne però ha timore di mutare il corso del destino perchè si rende conto  che salvare Ilenia implicherebbe non far nascere la figlia Angie. Allora cerca di trovare un accordo con il destino che gli  permetta  di salvare la vita di entrambe  rinunciando comunque all’amore di Ilenia.

Musso affronta il tema della dimensione temporale della vita in maniera fantasiosa ma non scontata. Il suo stile leggero e scorrevole fa ben riflettere  sul valore della vita, sul tempo perso e ci fa capire che nulla accade per caso che nulla è scontato. Ogni più piccola azione che compiamo scatena una serie di altre azioni che hanno conseguenze non solo sulla nostra esistenza ma su quella di tutti gli altri.

E’ il famoso effetto farfalla studiato dallo scienziato Edward Lorenz: “Si dice che il minimo battito d’ali di una farfalla sia in grado di provocare un uragano dall’altra parte del mondo“.