Isabel Allende è una delle scrittrici contemporanee che maggiormente apprezzo poichè in tutti i suoi libri emerge forte la personalità di una donna libera e determinata ,forgiata dalle traversie della vita.
Nata a Lima, in Perù, nel 1942, ma è vissuta in Cile fino al 1973 lavorando come giornalista.Dopo il golpe di Pinochet si è stabilita in Venezuela e poi negli Stati Uniti.Il suo primo romanzo,LA CASA DEGLI SPIRITI, edito nel 1982 ha riscosso un enorme successo consacrandola come una delle voci più importanti della narrativa contemporanea in lingua spagnola.
Nel 1991 la sua vita viene stravolta da un grave lutto famigliare. A soli 28 anni la figlia Paula si ammala di una rara forma di porfiria che velocemente la porta ad un coma dal quale non si sveglierà mai più.In quell’anno in cui assiste Paula in ospedale la Allende usa la sua magica scrittura come un incantesimo per trasmettere alla figlia malata e soprattutto a se stessa la forza della speranza,quella che va oltre ogni limite umano e oltre ogni confine.
Attraverso una fiaba autobiografica si racconta senza veli al capezzale della figlia e ne esce fuori un ritratto di una donna appassionata,innamorata delle persone e della vita in tutte le sue sfaccettature. E’straordinaria la sua capacità di rievocare anche con ironia la storia della sua esuberante e strana famiglia di origine .
Ogni singola pagina del libro è una celebrazione della vita e delle emozioni di speranza e di dolore che solo una donna che ha veramente colto il senso di ogni esperienza vissuta può offrire .Isabel affronta incredibilmente il dolore e l’impotenza di fronte alla malattia di Paula con parole di amore e di rassegnazione senza mai cadere nel biasimo.
A chiunque avrà la fortuna di leggere questo libro rimarrà la consapevolezza che l’amore che lega le persone non muore mai.Semplicemente cessa di esistere così come noi lo conosciamo attraverso la nostra mente limitata.Diventa un amore più grande più consapevole ,immortale,e arriva la dove solo l’anima può sentirlo.