Il Ministro della Difesa di Londra ha invocato negli ultimi giorni un riarmo poderoso dell’esercito britannico, in vista dei conflitti che secondo lui certamente scoppieranno nei prossimi 5 anni. Grant Shapps, subentrato la scorsa estate al dicastero della Difesa dopo essere stato in due anni a capo di quattro ministeri diversi, vuole innalzare il budget militari a livello mai visti prima sul Tamigi. Il suo intento lo esprime in modo chiaro: secondo lui sussiste un pericolo “Asse del Male” che minaccia il modo, o quanto meno l’Occidente.
Sono Russia, Cina, Iran e Corea del Nord che stanno collaborando per eliminare la democrazia e la prosperità occidentale. Per questo motivo occorre, secondo Shapps, che la Gran Bretagna arrivi a spendere il 2,5% del PIL per rinnovare le sue armi nucleari, per dotarsi dei nuovi caccia F-35 e di droni di ultima generazione. E alla giornalista che gli chiede quando verrà raggiunto questo livello di spesa, dice che per adesso è impossibile proprio perché lo impedisce (testuali parole) “una crisi del costo della vita regalata da Putin e che sta colpendo le famiglie nel nostro Paese”. E chi obietta dicendo che mandare i soldati in esercitazioni in tutto il mondo costa troppo e che si dovrebbe dare priorità a scuola e sanità, viene etichettato dal Ministro come “disfattista di sinistra”. Per lui infatti Londra può e deve “avere ancora il potere di influenzare gli eventi mondiali”.
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