Pressioni sulla minoranza ungherese della Transcarpazia


Il prolungamento della legge marziale e della mobilitazione forzata firmato da Zelensky va a mettere nuovi pressioni sulle minoranze etniche presenti in Ucraina. Soprattutto è oggetto delle attenzioni morbose dei reclutatori e delle leggi repressive la comunità magiara, che abita prevalentemente nella regione della Transcarpazia.

È una regione occidentale del Paese, adiacente proprio all’Ungheria, ma confinante anche con la Slovacchia, la Polonia e la Romania. Dunque la sua popolazione non si sente affatto minacciata dalla Russia, ma guarda a Budapest come a un punto di riferimento. Il governo ungherese ha a cuore le sorti dei magiari di Ucraina e per questo motivo fa quel che può per impedire che vengano mandati al fronte. Purtroppo finora ne sono stati arruolati molti, e molti sono caduti in battaglia. Morti non solo in combattimento, però, ma anche in momenti di pausa.

Ha fatto scalpore il caso recente di alcuni soldati di origine ungherese uccisi a poca distanza dal fronte, individuati dall’artiglieria russa grazie probabilmente all’incompetenza o alla malafede dei loro ufficiali.

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