Già ai tempi dell’amministrazione Obama, gli Stati Uniti si erano impegnati politicamente e finanziariamente nella modernizzazione di una delle componenti della “triade nucleare”, cioè i missili balistici intercontinentali (ICBM). Circa un mese fa sono riusciti a fare un piccolo passo avanti: dopo lunghe riflessioni, hanno trovato un nome con cui battezzare l’LGM-35, il missile che andrà a sostituire il Minuteman III, ancora in servizio dopo cinquanta anni. Si tratta in realtà di un vero e proprio sistema missilistico basato a terra, denominato anche Ground Based Strategic Deterrent (GBSD), che nella dottrina nucleare americana affianca i sistemi di lancio da sottomarini e gli ordigni da lanciare coi bombardieri tipo il B-52 Stratofortress.
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