Aaron e gli dei combattenti: Claudio Massimo


Parto da una premessa. Personalmente pur adorando leggere non ho una predilezione per il genere fantasy anche se ho letto un certo numero di romanzi appartenenti a questo genere. Ho adorato per esempio Harry Potter e Lo Hobbit, ma tanti altri li ho derubricati in alcune casse disperse nella mia soffitta. Posso anticiparvi che Aaron e gli dei combattenti é ancora in uno degli scaffali della mia libreria.Il lavoro di Claudio Massimo, neofita scrittore, visto che nella vita fa tutt’altro, risulta certamente interessante e piacevole. Prima di tutto perché pur attingendo alla tradizione fantasy, ci sono giganti e elfi, riesce però a stupire ricostruendo un mondo che é stato poco o mal descritto da tanti altri scrittori: quello della tradizione celtica. Secondariamente perché i dialoghi risultato sufficientemente ficcanti e, più delle descrizioni minuziose, riescono a farti immedesimare nei protagonisti del libro.

Dopo un inizio lento, ma d’altra parte quasi tutti i fantasy cadono in questo tranello, le avventure di Aaron ti prendono e ti conducono lontano, in un mondo per pochi eletti dove dei e semidei combattano costantemente il destino del nostro e di tanti altri mondi. La storia inizia in un villaggio irlandese Kenmare ma ben presto, infatti, il protagonista viene sbalzato in una realtà parallela, dopo essere stato estirpato brutalmente da quelli che sono i suoi affetti e le sue abitudini, per imbracciare le armi dell’intelligenza, della lealtà, del coraggio e della sapienza contro un nemico invisibile agli occhi degli umani il Druido Nero.

Leggendo questo romanzo si comprende a fondo il lavoro di studio, quasi maniacale, che ci sta dietro. Ad ogni pagina il misticismo celtico si respira sempre di più a pieni polmoni, ricordandoci che alla fine siamo tutti chiamati ad un atto di fede che corrisponde in un vero e proprio salto nel buio ma che può regalarci la vita eterna. Ma questo è solo un lato del lavoro di Massimo perché nelle peripezie del Prescelto e del Grande Guerriero sopravanza anche forte il valore dell’amicizia e dell’affidarsi gli uni agli altri. Tutti valori che nel mondo moderno paiono essersi perduti a favore di un individualismo esasperato.

Solitamente i romanzi hanno un solo protagonista, o più protagonisti che però agiscono come isole a se stanti, in questo caso invece l’unione tra Aaron e Setanta risulta a suo modo originale e spiazzante. Non basta una sola persona per vincere il male ma é necessaria la fusione di due eroi appartenenti a due mondi e legati, anche oltre la morte stessa, da una antica profezia.

Evitando di raccontare tutta la trama del romanzo, Aaron e gli dei combattenti é il primo volume di una trilogia che spero sicuramente la casa editrice Lettere Animate completi di pubblicare il più presto possibile per conoscerne il prosieguo. Non vedo l’ora.

Voto della redazione: 7