Paul Murphy: irlanda mantenga neutralita’ e solidarieta’


Il 24 ottobre gli irlandesi hanno eletto il nuovo presidente della Repubblica d’Irlanda Catherine Connolly. Un risultato clamoroso sia per le cifre che per le caratteristiche politiche della vincitrice, donna di sinistra che si dichiara vicina ai bisogni reali della gente e all’anelito di pace di europei e palestinesi. La Connolly si oppone risolutamente ai progetti di riarmo di Bruxelles e vuole difendere il suo Paese dalla perdita della tradizionale neutralità. L’attuale governo spinge infatti per modificare il cosiddetto “triplo lucchetto” o “tripla serratura” (Triple Lock), il meccanismo che consente l’invio di soldati irlandesi in missioni estere solamente con la concomitante approvazione di governo e parlamento e con un chiaro mandato delle Nazioni Unite.

Paul Murphy, europarlamentare fino al 2014 e oggi deputato della Dáil Éireann, la Camera bassa del Parlamento di Dublino. Murphy rappresenta il partito People Before Profit e nella campagna presidenziale ha sostenuto attivamente la Connolly. Il governo di Primo ministro Micheál Martin vorrebbe rimuovere il sistema del Triple Lock in modo da poter mandare le truppe irlandesi in missioni all’estero al di fuori della cornice dello Statuto delle Nazioni Unite. Catherine Connolly ha semplicemente detto la verità quando ha parlato della spinta alla militarizzazione a cui assistiamo in Europa e nel resto del mondo. In totale vengono spesi circa 3mila miliardi di dollari per gli armamenti, quindi quasi mille miliardi in più rispetto a vent’anni fa. Questa tendenza oggi sta accelerando a causa del piani dei Paesi NATO di aumentare la quota per la difesa fino a un incredibile 5% del PIL. In Europa hanno modificato il nome del programma da ReArm Europe a Readiness 2030, ma il contenuto rimane il medesimo: soldi pubblici che vengono pompati nell’industria militare continentale.

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