Il nuovo premier ceco sposta le priorita’ di praga


In Repubblica Ceca ha vinto le elezioni parlamentari del 3 e 4 ottobre il partito ANO dell’ex premier Andrej Babiš. Il suo ritorno al vertice è caratterizzato dall’atteggiamento critico verso l’Unione Europea e dalla promessa di togliere la priorità agli aiuti militari e umanitari per l’Ucraina.

Il premier ungherese Viktor Orbán è stato il primo a congratularsi con lui. I due spingono a Strasburgo per mettere insieme i rispettivi europarlamentari e altri “patrioti” dei vari Paesi nel nome dei valori conservatori e obiettivi comuni quali la resistenza alle politiche migratorie e green di Bruxelles e la promozione della sovranità nazionale contro quella delle istituzioni sovrastatali. Nei palazzi del potere UE vi è preoccupazione, non panico: alcuni euroburocati dicono che il nuovo approccio ceco sarà critico, ma pragmatico, e che Babiš “non è un altro Fico o Orbán”. Secondo Filip Nerad del centro studi Globsec, infatti, il premier ceco non è totalmente allineato con Budapest o Bratislava, ma intende cooperare con Bruxelles pur mantenendo un atteggiamento scettico verso l’accoglienza dei migranti e la transizione ecologica. Anche per il professore di relazioni internazionali dell’Università Carolina di Tomáš Weiss, il suo approccio sarà pratico e senza ostacoli troppo ingombranti.

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