Il conflitto afghano e quello ucraino sono certamente diversi nelle premesse e nelle caratteristiche. La differenza principale, oltre alla durata, è che gli USA avevano mandato decine di migliaia di soldati a Kabul, 2500 dei quali sono morti sul campo. È il risultato finale che sembra avviarsi a una somiglianza dolorosa e negativa per la reputazione dell’America. Biden si ritirò in modo precipitoso e catastrofico, peraltro sulla base delle decisioni prese da Trump nel corso del primo mandato. E oggi proprio lui rischia di uscirne con le ossa rotta a livello politico sia interno che esterno, sebbene non debba richiamare un esercito, ma possa solo limitarsi a non mandare armamenti. Più tempo passa senza riuscire a concludere la faccenda, più aumenta per lui la probabilità che la sua presidenza venga additata come fallimentare.
Non ci sono soltanto i MAGA a criticarlo e ad accusarlo di tradimento. Vi è tutta una schiera di alleati di comodo nel Partito Repubblicano, di avversari politici e di nemici storici che aspettano solo un altro passo falso per poterlo mettere in croce. Trump sembra avviato a un bivio senza possibilità di uscita: se va da una parte ricominciando a foraggiare militarmente Kiev, si alienerà definitivamente la base di consenso e riaccenderà un pernicioso confronto con Mosca; se va dall’altra evitando di armare Zelensky e cercando il compromesso con Putin, allora sarà additato come un debole e come colui che ha permesso alla Russia di espandersi in Europa.
Secondo l’ex ambasciatore americano in Ucraina John Herbst, il presidente comprende bene che lo aspetterà la gogna politica e mediatica se Putin vince mentre c’è lui alla Casa Bianca. A suo tempo l’editorialista dello Washington Post Marc Thiessen aveva già ammonito i Repubblicani sul pericolo di non tagliare l’assistenza militare agli ucraini: rischiano di essere accusati per la perdita di Kiev esattamente come Biden e i democratici lo sono stati per la caduta di Kabul. Una profezia simile l’ha emanata il presidente del Council on Foreign Relations Michael Froman: peggio dei talebani alla guida dei mezzi americani abbandonati sarà vedere i russi che fanno circolare i carri Abrams per un’importante città ucraina come Kharkov.
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