legge sulle agenzie anti-corruzione: ucraini in piazza contro il governo


Gli ucraini sono scesi in piazza nei giorni scorsi per contestare pesantemente Zelensky e la sua nuova legge sulle agenzie anti-corruzione. Si tratta della prima ondata di proteste di grosse dimensioni dal 2022 a questa parte. I manifestanti hanno ottenuto un primo successo, costringendo il presidente a rivedere la norma in oggetto. Tuttavia non sembrano ancora intenzionati a ritirarsi del tutto.

Osservazioni pungenti anche da parte di Bruxelles, che solitamente elogia Zelensky per i progressi nel campo della legalità e per il contrasto alle tangenti e ai favoritismi. Si tratta comunque di complimenti non disinteressati, perché la Commissione vorrebbe il prima possibile far diventare l’Ucraina il 28esimo Stato membro, cercando di convincersi e di convincerci che Kiev ha tutte le carte in regola o quasi. Le agenzie oggi minacciate sono state allestite in seguito alla rivoluzione del 2014 proprio su impulso europeo per vigilare sul rispetto della legalità e sull’adeguamento alle pratiche UE. Stavolta Bruxelles non può far finta di niente. La Commissaria europea per l’Allargamento Marta Kos si dice preoccupata: la legge in questione è un grave passo indietro. Soggetti indipendenti come il NABU e il SAPO sono fondamentali per il percorso verso la UE.

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