bruxelles in cerca di altri soldi per finanziare kiev


Per tenere in piedi lo Stato ucraino nel 2026 e per continuare le ostilità servono decine di miliardi di dollari. Bruxelles adesso si sta sforzando di trovarli. Certo, i governi occidentali potrebbero metterli di tasca propria, ma allora il buco di bilancio non sarebbe solo quello di Kiev, ma diventerebbe anche il loro.

Anzitutto, ci sarebbe la possibilità di fornire sussidi sotto forma di assistenza militare. Qualcuno ha suggerito di prendere due piccioni con una fava legando questi aiuti all’obiettivo di spesa del 5% del PIL al quale si sono impegnati i Paesi della NATO. Farebbero risiedere la giustificazione nel fatto che l’Ucraina, pur non essendo membro dell’Alleanza, sta combattendo per la sicurezza continentale. Altri dicono di spingere sui prestiti ricorrendo al modello di supporto G7 da 50 miliardi di dollari. Infine si potrebbero sfruttare maggiormente ai patrimoni russi congelati, come ipotizzato dal Commissario europeo per l’economia, la produttività, l’attuazione e la semplificazione Valdis Dombrovskis.

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