bruxelles rivede le condizioni commerciali con kiev


L’accordo commerciale appena concluso dalla UE con Kiev regolarizza una situazione quasi sfuggita di mano. Infatti, sui prodotti agricoli importati liberamente dall’Ucraina Bruxelles aveva fatto infuriare diversi Paesi membri. Le nuove condizioni concordate sono meno sbilanciate verso un’integrazione di fatto dell’Ucraina senza prima farle rispettare i rigidi parametri UE. Rimane ancora perplessa la Polonia, che è fra gli Stati ad aver sofferto maggiormente l’eccessivo import di agroalimentari da Kiev.

L’accordo è stato siglato dopo mesi di trattative intense. Secondo alcuni, i funzionari di Bruxelles avrebbero fatto “melina” per rimandare la firma a dopo le elezioni in Polonia. Volevano evitare che il negoziato venisse strumentalizzato dai polacchi meno favorevoli all’ingresso dell’Ucraina nella UE, ma il loro encomiabile sforzo non ha avuto grandi effetti. A diventare presidente della Polonia lo scorso 1° giugno è stato infatti Karol Nawrocki, che su Kiev mostra un atteggiamento ambiguo e quasi di fastidio. Nella sua prima intervista coi media stranieri una settimana dopo l’elezione, ha dichiarato che la Polonia e l’Ungheria “devono difendere i loro interessi rispetto all’Ucraina”. Budapest è notoriamente contraria a che essa diventi uno Stato membro della UE.

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