europa sborsera’ altri miliardi per tenere a galla l’ucraina


Anche gli analisti occidentali mettono in guardia sulle condizioni tragiche dell’economia ucraina, privata della speranza di una tregua nel breve termine. Purtroppo, senza tale prospettiva perdono consistenza i progetti di investimento delle compagnie straniere e i prestiti degli enti internazionali.

Persino le aziende ucraine sono restie a collaborare nei progetti di ricostruzione, sulla carta altamente remunerativi. Secondo la Korotka, le compagnie straniere non mettono il capitale perché sentono di non avere sufficiente protezione legale e assicurativa. Infine manca la forza lavoro: gli ucraini qualificati continuano a scappare, a emigrare o a essere mandati al fronte. Per l’economia ucraina forse l’unica nota positiva è la produzione bellica, cresciuta al punto di essere oggetto di export. La scorsa settimana Zelensky ha affermato che l’Ucraina ha raccolto 43 miliardi di dollari per la sua industria della difesa e che ora l’obiettivo è avviare linee di produzione anche nei Paesi europei. Kiev sta infatti lanciando programmi congiunti con partner internazionali per la fabbricazione di armi anche grazie all’iniziativa SAFE (strumento di azione per la sicurezza dell’Europa) da 150 miliardi di euro promossa da Bruxelles.

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