Procedono indagini nell’agenzia appalti della nato


Lo scandalo è scoppiato un mese fa, quando le autorità belghe hanno rivelato di aver avviato indagini e arresti su dipendenti o ex dipendenti della NSPA (Support & Procurement Agency), l’agenzia della NATO dedicata alla gestione delle commesse militari. I soggetti sotto inchiesta avrebbero passato ad appaltatori privati informazioni riservate, in cambio di denaro. Gli atti riferiscono di “possibili irregolarità” in particolare nei contratti di acquisto di droni e di munizioni. Gli indizi concordano verso l’ipotesi che il denaro ricavato da tali pratiche illegali sia stato poi riciclato anche mediante la creazione di società di consulenza.

Poco dopo queste inchieste, è partita anche quella interna ai vertici della stessa NSPA, che risponde all’Alleanza Atlantica. Si tratta infatti di capire se Stacy Cummings, direttrice dell’agenzia, abbia effettivamente partecipato ai processi irregolari di assunzione e manipolato i procedimenti. La denuncia è stata fatta dalla direttrice delle risorse umane dell’agenzia, Genevieve Machin, che ha inviato le sue rimostranze in una lettera indirizzata al segretario generale della NATO Mark Rutte. Quest’ultimo ha dichiarato di voler arrivare fino in fondo in questa faccenda e “andare alla radice del problema”. La Cummings intanto ha rigettato tutte le accuse etichettandole come “infondate” ed è rimasta al suo posto, pur avendo licenziato subito dopo la collaboratrice che aveva fatto la “soffiata”.

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