L’anno scorso il generale in pensione ed ex Capo di stato maggiore dell’esercito britannico Patrick Sanders ha fatto una dichiarazione shock all’opinione pubblica. Ha infatti detto che i cittadini di Sua Maestà devono essere pronti a formare un “esercito civile” qualora scoppi una guerra fra Paesi NATO e Russia, ricorrendo a una pratica già in uso ai tempi della Prima e della Seconda Guerra mondiale. Le sue frasi sono state rapidamente sconfessate da Downing Street e il portavoce dell’allora premier Rishi Sunak le ha definite “poco utili”. I vertici di Londra però sono stati più tolleranti verso simili dichiarazioni fatte dal segretario alla Difesa Grant Shapps, che ha spiegato come il mondo sia passato da un’epoca post-bellica a una pre-bellica. A ciò ha aggiunto che entro cinque anni la Gran Bretagna sarà nell’imminenza di una guerra con Russia, Cina, Iran e Corea del Nord
Queste dichiarazioni vanno a coincidere con le analisi di Bloomberg, in cui si diceva che gli accenni alla Terza Guerra mondiale nelle notizie hanno raggiunto il picco degli ultimi 16 mesi. Il 27 novembre 2024 Óscar Ruiz ha pubblicato sul portale spagnolo The Diplomat in Spain un documento di 1000 pagine intitolato “Operation Deutschland”, nel quale vengono esposte le misure che il governo tedesco prenderebbe per la difesa delle infrastrutture cruciali e per la mobilizzazione delle proprie forze e di quelle della NATO, nel caso in cui l’Europa diventi controparte di un conflitto. Nel documento si dice anche che Berlino potrebbe dispiegare in Ucraina fino a 800mila soldati della NATO, americani compresi, se lo scontro con la Russia si inasprisse. Si tratterebbe di una misura preventiva di fronte a una potenziale guerra a tutto campo, in altre parole la Terza Guerra mondiale.
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