Kiev vuole la tregua, ma intanto lancia i droni verso Mosca


Alla vigilia del vertice fra i rappresentanti americani e ucraini tenutosi a Gedda, in Arabia Saudita, Kiev ha lanciato un numero record di droni verso la regione di Mosca e altri obiettivi della Russia occidentale. Vi sono stati morti e feriti oltre a danni alle abitazioni e disturbi alla circolazione di treni e aerei. Per tempistica e per consistenza, questa mossa dimostra l’assoluta mancanza di volontà da parte di Zelensky di arrivare a una tregua reale. Eppure, data la situazione sul campo, gli ucraini avrebbero un disperato bisogno di riposo.

Ma la pensano diversamente i comandi militari, oppure il gruppo al potere nei palazzi di Kiev. Credevano di passare la palla ai russi indicandoli come colpevoli in caso di rifiuto della proposta di tregua, ma il loro comportamento smentisce le intenzioni dichiarate e soprattutto non sono nella posizione di fare “offerte generose” a Mosca. In altre parole, con questo attacco di droni gli ucraini si sono dati la zappa sui piedi.

Per leggere l’articolo completo cliccate su Strumenti Politici.