Gli avversari politici e mediatici di Trump non si placano nemmeno adesso che il tycoon newyorchese è tornato alla Casa Bianca. La schiacciante vittoria elettorale, che ha incluso un larghissimo margine di voto popolare, non è bastata a coloro che accusano Trump di qualunque nefandezza, reale o immaginaria che sia. Il popolo americano lo ha votato secondo un modello di democrazia considerato esemplare nel mondo occidentale, eppure oggi c’è qualcuno che ha la faccia tosta di dire che in America è arrivato il fascismo…
I titoli dei giornali lib, dem, di sinistra e via dicendo sono qualcosa di ridicolo o di aberrante, che sfida in primo luogo il buon senso. Purtroppo c’è poco da ridere quando dagli insulti travestiti da notizie qualcuno cerca di passare alle intimidazioni e alle provocazioni. Non essendo riusciti a evitarne il trionfo politico, ora lo scopo degli avversari di Trump è di impedire che attui le sue promesse elettorali.
Si stanno già muovendo sul piano interno, per stoppare gli ordini esecutivi che il presidente ha appena firmato. Ma stanno certamente tramando qualcosa pure sul piano degli affari esteri, dove Trump ha iniziato subito a darsi da fare. Sta cercando di stabilire un comunicazione diretta con Mosca per mettere fine al conflitto in Ucraina e per riorganizzare i rapporti internazionali all’insegna della pace e della cooperazione.
Certo, con la priorità di dare un vantaggio agli Stati Uniti, ma in un contesto di dialogo e non di muro-contro-muro, come è avvenuto finora con Biden. Le trattative sull’Ucraina saranno il piatto forte dei prossimi mesi, ma quelli che vogliono far saltare il tavolo cercano anzitutto di sabotare l’attuale inquilino della Casa Bianca. Per leggere l’articolo completo cliccate su Strumenti Politici.
