È nello stesso interesse degli ucraini il mettere fine il prima possibile alle ostilità con Mosca. Il motivo è estremamente pratico e a suo modo banale: stanno finendo gli uomini da mandare al fronte! Oltre naturalmente ai soldi e alle armi, che difficilmente Trump continuerà a elargire con la generosità di Biden, e ai territori, che lentamente ma inesorabilmente i russi stanno prendendo. In quei territori vi sono risorse che erano la linfa economica vitale di Kiev e che ormai ha perso, come le miniere di carbone e altri impianti industriali. Infine, milioni di ucraini sono già fuggiti all’estero e forse non torneranno indietro. Dunque bisogna fermare appena possibile il depauperamento umano e materiale del Paese.
Lo ha spiegato mercoledì scorso il futuro segretario di Stato Marco Rubio in udienza alle Commissioni del Senato americano. Ha dovuto infatti sottoporsi alle domande dei colleghi, sia repubblicani che democratici, i quali come da prassi dovevano testarne la preparazione e l’affidabilità per il ruolo che il nuovo presidente vorrebbe affidargli. Rubio ha superato la prova ottenendo un supporto bipartisan. Il suo pensiero sull’Ucraina è chiaro: “Non vi alcun dubbio in merito, ma questa guerra deve finire. Credo che debba essere la politica ufficiale degli Stati Uniti il fatto che vogliamo vederla terminare. Voglio che la gente smetta di morire”.
Adesso occorre impegnarsi in una “diplomazia coraggiosa” per far cessare finalmente le ostilità, dice. Per leggere l’articolo completo, cliccate su Strumenti Politici.
