Stop corruption, please!


Si saprà cos’hanno davvero combinato a Kiev negli anni caldi del conflitto soltanto dopo che quest’ultimo sarà veramente terminato. Per adesso la censura governativa e la repressione delle libertà personali attuate dal governo di Zelensky riesce a tenere nascosta la maggior parte delle malefatte. Qualcosa emerge grazie al coraggio di alcuni giornalisti e funzionari statali che superano la paura di essere accusati di favoreggiamento del nemico o di finire in prima linea. Il resto si può solo intuire… e l’hanno intuito benissimo negli Stati Uniti, dove persino le riviste politiche come The Hill gridano “basta!” alle pratiche di corruzione e di malversazione del governo ucraino. E perché ciò li dovrebbe interessare? Perché i soldi rubati a piene mani dagli uomini di Zelensky e del suo apparato statale sono quelli dei contribuenti americani, generosamente messi a disposizione dal presidente Biden. Si tratta di decine di miliardi di dollari sotto forma di aiuti diretti e forniture militari, assistenza umanitaria e investimenti. Tante le fonti a cui attingere e tanti i personaggi che ne hanno approfittato impunemente. La denuncia del The Hill non è l’unica, ma forse una delle più taglienti. Si rifà alla “vergogna” delle ruberie ai danni degli americani da parte degli alleati iracheni e afghani, definendola persino inferiore al sistema truffaldino e sfacciato messo in piedi dagli ucraini.
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