Robert Storch, ispettore generale del Dipartimento della Difesa americana, ha parlato del suo difficile mestiere alla stampa USA. Il suo lavoro consiste nel controllare quanti dollari sono impiegati nelle diverse forme di aiuto all’Ucraina e soprattutto come vengono sono stati spesi e da chi.
Nel 2023 Kiev era 104esimo posto su 180 nella classifica di Transparency International sulla corruzione. Un po’ meglio del risultato del 2022, ma ancora troppo in basso. E infatti quella di Storch è un’opera improba e anzi impossibile, perché, come dice lui stesso, non basta il personale in loco ed è troppo complesso tenere sotto la lente di ingrandimento tutta la serie di uffici e di organi dell’apparato ucraino.
Eppure gli USA impiegano quasi 400 funzionari in questo ruolo di indagatori e controllori del flusso dei 174 miliardi di dollari destinati fino a questo momento a partire dal 2022. In Ucraina c’è una serie lunghissima di scandali di tangenti e malversazioni, tale non fare notizia sulla stampa italiana (chissà perché). Si va dai funzionari locali, come quelli che a Kharkov facevano passare mazzette da milioni di euro, al Ministero della Difesa con un giro di tangenti da 40 milioni di dollari.
Ne ha già fatto le spese a livello politico il ministro Reznikov, licenziato sebbene non indagato direttamente. Ma oggi il suo successore Umerov non sembra migliore: Seymour Hersh, celebre giornalista investigativo americano, lo ha definito “persino più corrotto”.
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