I canali americani mainstream, fra cui NBC e CNN, effettuano reportage da Kiev, dove intervistano i cittadini ucraini in età di leva. La voce del popolo raccolta dai giornalisti USA è univoca: nessuno desidera partire per il fronte. Zelensky ha allargato in via legislativa i parametri per la mobilitazione, ma ciò non è bastato. Gli uomini semplicemente non vogliono andare a combattere e temono l’arrivo degli ufficiali di reclutamento.
La mobilitazione è qualcosa che spaventa gli ucraini, che in pochissimo tempo devono abbandonare la vita civile per ritrovarsi nell’inferno delle trincee. Espatriare è vietato ai maschi dai 18 ai 60 anni, ma molti sono disposti a correre rischi di natura penale e finanziaria pur di andarsene al sicuro.
Però Kiev ha appena sospeso i servizi consolari nella speranza di rendere la vita difficile agli espatriati e magari costringerli a ritornare per essere a disposizione del’esercito. Serve a poco, perché l’opinione comune è ormai quella di lasciar perdere gli annunci di vittoria totale fatti dal presidente Zelensky, per dedicarsi invece alle trattative e tornare alla normalità.
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