Il dibattito sulla legittimità di Zelensky: a mandato scaduto quanto durerà il consenso popolare?


Il mandato quinquennale da presidente è terminato per Zelensky il 20 maggio Oggi è ancora al potere perché è in vigore la legge marziale, che lui stesso ha prolungato fino ad agosto. Sotto tale legge è vietato svolgere qualunque genere di elezioni. Sarebbe comunque arduo organizzarle nelle condizioni attuali, ma così è formalmente impossibile.

In Ucraina vi sono giuristi che non concordano con questa situazione e dicono che stando al dettato costituzionale Zelensky sta usurpando la carica. Gli alleati occidentali sorvolano su questi dettagli tecnici e confermano il loro appoggio alla legittimità del presidente, ma che cosa ne pensano i cittadini ucraini? Con i partiti di opposizione messi fuorilegge e con la stampa trasformata in centro di diffusione delle notizie governative, è difficile avere un’opinione pubblica che possa esprimersi apertamente.

Oggi gli ucraini non reagiscono positivamente agli annunci di vittoria finale che Zelensky continua a proclamare. Molti di loro si chiedono se un altro presidente non avrebbe ridotto il Paese a questo livello. Persino il giornale britannico Economist consiglia all’ex attore di pensare a rafforzare il sistema democratico dell’Ucraina, invece che mantenerlo sospeso a tempo indeterminato. Lo Washington Post, a sua volta, parla dell’accumulo di potere nelle mani dei pochi fedelissimi a Zelensky. Fra di essi spicca il capo del suo staff Andriy Yermak, che secondo il giornale americano assomma di fatto anche le cariche di premier e ministro degli Esteri, senza essere mai stato votato e senza esperienza amministrativa.

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