In una lunga intervista rilasciata a Strumenti Politici, la senatrice Diana Iovanovici-Şoşoacă illustra in modo dettagliato la sua visione del ruolo della Romania nell’Europa del prossimo futuro. Sovranista, spesso controcorrente, la fondatrice e guida del partito S.O.S. România ha preparato insieme ad altri quattro parlamentari il memorandum chiamato “Neutralità per la Romania – Pace di Bucarest”. Lo ha inviato ai governi e alle ambasciate di vari Paesi, contando di sollevare l’interesse verso una via di dialogo e di negoziazione fra le parti del conflitto ucraino.
La Romania deve essere neutrale e deve perseguire i suoi interessi nazionali. Deve cioè pensare anzitutto a proteggere i propri cittadini dalla minaccia di una guerra estesa al continente e deve sostenerli socialmente ed economicamente. Invece finora a foraggiato maggiormente i profughi ucraini e ha esposto il Paese al rischio di rappresaglie militari.
Nell’Unione Europea, poi, Bucarest non deve essere succube delle decisioni di Bruxelles, che la impoveriscono e la indeboliscono, ma deve far pesare la sua importanza economica e strategica. C’è ancora tempo per evitare il disastro, anzi con le prossime elezioni del 2024 esiste la possibilità di ribaltare le prospettive negative che oggi ci attanagliano.
