Come ministro della Difesa, Oleksii Reznikov era divenuto ormai una figura molto nota negli ambienti politici e pure in quelli mediatici in Europa e negli USA. La sua posizione di potere ben radicata non sembrava a rischio di essere scalzata. E invece sono arrivate pure le sue dimissioni, o piuttosto bisogna dire che è stato licenziato da Zelensky, come in effetti pare sia avvenuto.
Ci sono stati diversi cambi di nomi ai vertici dei dicasteri ucraini negli ultimi due anni e probabilmente ne vedremo ancora, man mano che ci si avvicina alla fatidica tornata elettorale per le presidenziali di Kiev del 2024. I casi di corruzione e di pessima gestione dell’assistenza militare occidentale sono diventati talmente gravi ed evidenti che il Ministro ne ha fatto le spese, pur non essendo né accusato né indagato personalmente.
Tuttavia, i pessimi risultati del campo di battaglia lasciano pochi dubbi sul fatto che gli aiuti militari della NATO sia stati sfruttati abbastanza male, non tanto per ragioni tattiche quanto per insufficienza e cattiva distribuzione. La ragione, secondo molti, è la corruzione dell’apparato ucraino, del quale risponde il Ministero della Difesa.
Per continuare la lettura clicca qui sulla Rivista StrumentiPolitici.it
