Viene spontaneo domandarsi: ma il buon esito della riforma costituzionale non doveva essere lo spartiacque che avrebbe impedito la fine dell’Italia e ne avrebbe sancito il rilancio? Al momento attuale l’intellighenzia nostrana ha ottimi motivi […]

Viene spontaneo domandarsi: ma il buon esito della riforma costituzionale non doveva essere lo spartiacque che avrebbe impedito la fine dell’Italia e ne avrebbe sancito il rilancio? Al momento attuale l’intellighenzia nostrana ha ottimi motivi […]
La sentenza della Corte Costituzionale ha smontato qualche giorno fa il nocciolo stesso dell’Italicum, la legge elettorale che Renzi, all’indomani della sua approvazione, salutò così: E’ la migliore legge del mondo. Vedrete che tra sei mesi ce la copieranno in molti. Ma ora ne restano in piedi solo le macerie…
Come volevasi dimostrare: i debiti lasciati dal Governo Renzi esistevano veramente. E ora toccherà al Premier subentrante, Paolo Gentiloni metterci una pezza.
Gli eventi di portata storica del 2016 (Brexit, Trump presidente, sconfitta referendaria di Renzi, vittoria di forze “populiste”) non riescono a venire metabolizzati da una classe politica che ha fallito nella sua totalità: diventa quindi necessario per essa addomesticare il malcontento col vecchio metodo del togliere voce a chi si ribella.