Dopo che avremo saputo il risultato definitivo di queste elezioni, si potrà riflettere col senno di poi sugli ultimi cinque anni della politica italiana.

Dopo che avremo saputo il risultato definitivo di queste elezioni, si potrà riflettere col senno di poi sugli ultimi cinque anni della politica italiana.
Mentre il colosso Amazon annuncia l’apertura del primo supermercato completamente automatizzato, nessun cassiere e nessuna fila, continua il dibattito se i robot impiegati in un posto di lavoro costituiscano una occasione o possano diventare una minaccia per chi é in cerca di una occupazione. Intanto dalla Gran Bretagna, sul The Telegraph, arriva una notizia in controtendenza rispetto alle paure in circolazione: il primo licenziamento in tronco di una intelligenza artificiale.
Leggendo la notizia che la Microsoft avrebbe dato una accellerata sull’Intelligenza Artificiale non si può che pensare ad uno stretto parallelismo tra Bill Gates e “dottor Jekyll e Mr Hyde”.
Tecnologia nemica del lavoro. E’ questa la convinzione espressa da 4 italiani su 10 nel primo rapporto presentato oggi da Agi-Censis “Uomini, robot e tasse: il dilemma digitale” in occasione dell’Internet Day che si sta tenendo a Roma per celebrare il 30 aprile 1986: cioé la data nella quale l’Italia si è collegata per la prima volta a internet dal Centro universitario per il calcolo elettronico di Pisa.
L’Italia cresce meno degli altri Paesi europei, anzi è proprio bandiera nera tra gli Stati che contano. Negli ultimi anni si è tentato di “cambiare verso”, ma la ricetta è stata bocciata dalla storia e dall’economia globale, mettendo a forte rischio il futuro delle prossime generazioni.
La vittoria di Donald Trump per la corsa alla Casabianca pare aver animato l’impegno civile non solo delle folle di manifestanti nelle piazze, più o meno stipendiate che siano da George Soros, ma anche alcuni esponenti della Geek Generation di miliardari che si è arricchita sulla new economy.