La capitale della Libia, Tripoli, riscatta la sua immagine a livello internazionale ospitando i ministri degli Esteri e i leader del mondo. Erano immagini impensabili fino a pochi mesi fa. Simbolo dei progressi compiuti dai […]
La capitale della Libia, Tripoli, riscatta la sua immagine a livello internazionale ospitando i ministri degli Esteri e i leader del mondo. Erano immagini impensabili fino a pochi mesi fa. Simbolo dei progressi compiuti dai […]
Le forze armate turche continuano a fornire addestramento antiterrorismo alle forze armate libiche, ha detto martedì il ministero della Difesa nazionale turco. “Come parte dell’accordo di addestramento, assistenza e consulenza militare, continuiamo a fornire addestramento […]
“Libia ragazzi, NO Haftar e NO Serraj! Dov’è Omar el-Mokhtar?!” Sono questi gli slogan che riecheggiano oggi per le vie della capitale libica, Tripoli. A raccontarlo per StrumentiPolitici.it la giornalista Vanessa Tomassini.
Il portale on-line Strumenti Politici ha intervistato Al-Mabrouk Abu Ameed, capo del Consiglio Supremo delle Tribù di Warshefana e portavoce ufficiale della Conferenza delle tribù e delle città libiche, che riunisce dignitari e sceicchi delle principali componenti sociali del Paese nordafricano il quale non ha avuto dubbi.
In Libia c’è bisogno di fermare i combattimenti e di tornare a un processo politico per la ricomposizione del Paese. La lunga guerra civile ha obbligato le imprese e gli investitori italiani a interrompere l’attività o persino ad andarsene. Ce ne ha parlato il presidente della Camera di Commercio Italo-libica Gianfranco Damiano.
A fronte delle notizie sui bombardamenti a Tripoli, è di stretta attualità comprendere cosa stia effettivamente avvenendo in Libia e quali soluzioni possano mettere fine alla stagione di sangue che sta vivendo la popolazione, oltre al ruolo che in questo contesto sta assumendo il generale Khalifa Haftar. Per approfondire questi temi abbiamo interpellato Andrea Foffano, saggista e docente di Sicurezza e Intelligence all’ASCE di Venezia.
Dall’inizio degli scontri a Tripoli l’Oms ha dichiarato che ci sono oltre 400 morti e 2mila feriti. L’Italia storicamente ha un rapporto forte con la Libia, anche se nell’ultimo periodo la Francia ha tentato di sostituirla come sta avvenendo ora che Macron ha ribadito la sua fiducia al presidente del Governo di Accordo Nazionale libico, Fayez al-Serraj.
Almeno 12 persone sarebbero morte in seguito a un attacco suicida, avvenuto oggi, contro la sede dell’Alta Commissione elettorale libica a Ghout Al Shal, nella capitale Tripoli.